Da oltre ottocento anni, San Francesco esprime il suo desiderio di mandarci tutti in Paradiso.
Se è vero che il termine “paradiso” significa “unione tra uomo e Dio”, certamente Francesco doveva conoscerlo molto bene, essendo la sua vita vissuta tutta nel Signore, tanto da essere definito l’Alter Christus. Così come conosceva altrettanto bene ciò che invece impedisce all’uomo questa unione perfetta con Dio, ovvero il peccato. Per questo dopo aver chiesto direttamente al Signore il perdono per tutti coloro che, pentiti, avessero varcato le soglie della Porziuncola, si recò dal Papa Onorio III per ottenere l’indulgenza.
Da allora, ogni anno dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del 2, la Chiesa ci concede di ottenere lo stesso privilegio.
Come da tradizione il giorno 1 agosto, l’Ofs di Abruzzo ha curato due momenti importanti. Il primo è stato la Liturgia Penitenziale, presieduta dal Provinciale dei Frati Minori d’Abruzzo-Lazio, Padre Luciano De Giusti – una splendida opportunità per vivere un momento di grazia e di riconciliazione con il Padre e con i fratelli. Il secondo è stato la Celebrazione Eucaristica, presieduta da Padre Matteo Siro, Provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Lazio-Abruzzo-Umbria e concelebrata da Padre Alfonso Di Francesco delegato dal provinciale dei Frati Minori Conventuali e da Padre Luciano De Giusti Provinciale dei Frati Minori d’Abruzzo-Lazio.
Durante l’offertorio, il Ministro Regionale OFS ha presentato all’altare un cesto di prodotti tipici abruzzesi, simbolo dell’offerta al Signore del servizio secolare di tutti i francescani secolari della regione.
L’occasione è stata anche preziosa per una riflessione approfondita sul perdono: solo un cuore che ha sperimentato il perdono del Signore può, a sua volta, perdonare di cuore il prossimo; un percorso arduo, che deve essere illuminato dalla grazia per poter essere portato a compimento.
Filomena d’Egidio