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Pellegrini nella Speranza del Risorto: 2ª Domenica di Pasqua

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Maddalena, Pietro e il discepolo amato: quale amore ci muove?

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
(Gv 20,1)

Il mattino di Pasqua è segnato dalla fretta: Maria di Màgdala si reca al sepolcro di Gesù di mattino presto, “quando era ancora buio” e poi corre ad avvertire i discepoli; Simon Pietro e il discepolo amato vanno al sepolcro di corsa e, dei due, il discepolo senza nome ha ancora più fretta e corre più velocemente.
Perché tanta fretta, perché questo correre? Maria cerca colui che, nella sua vita, ha conosciuto e scelto come “il suo Signore” (cf. Gv 20,2.14)… ed è per lei urgente potergli stare accanto, anche ora che è morto. Anche i due discepoli, raggiunti da una notizia grave («Hanno portato via il Signore dal sepolcro…!»), sentono il bisogno di andare a vedere, di capire…
Cosa è urgente nella mia vita? Sento il bisogno di stare col Signore? Cosa cerco? A cosa “corre dietro” il mio cuore? Chi è davvero per me Signore, chi comanda sui miei desideri, sui miei affetti, sulle mie scelte?

Maria però non si accontenta di vedere un sepolcro vuoto: quel luogo, svuotato dalla presenza del suo Maestro morto, diventa per lei l’occasione per vederlo e incontrarlo di nuovo vivo.
Per fare questo ha bisogno di “stare”, di fermarsi ancora lì, all’esterno di quella tomba, a piangere, a esprimere con tutta se stessa l’amore per lui.
E può incontrarlo perché ha il coraggio di lasciarselo alle spalle quel sepolcro ormai senza più interesse e di aprirsi a lui che le si rivela chiamandola per nome: in quella voce riconosce l’amore che la chiama; e all’amore risponde con amore di cui è capace.
Il Signore chiama anche noi per nome, a più riprese, ma noi spesso siamo ancora fermi a contemplare un Maestro morto e non pronti a incontrare il Figlio di Dio risorto.
Solo guardando a lui potremo muoverci dalle nostre situazioni di fatica e di sconfitta e andare anche noi a dire a chi ci incontra: «Ho visto il Signore!».

O Padre di misericordia, che ci chiami a celebrare il memoriale del Signore morto e risorto, effondi il tuo Spirito sulla Chiesa perché rechi a tutti gli uomini l’annuncio della salvezza e della pace.

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