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San Ludovico: il messaggio del ministro nazionale ai francescani secolari

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«Chiamati, insieme con tutti gli uomini di buona volontà, a costruire un mondo più fraterno ed
evangelico per la realizzazione del Regno di Dio, consapevoli che “chiunque segue Cristo, Uomo
perfetto, si fa lui pure più uomo”, esercitino con competenza le proprie responsabilità nello spirito
cristiano di servizio [Lumen Gentium 31; Gaudium et Spes 43]».
(Regola OFS art. 14)

Carissimi Francescani Secolari d’Italia,

la festa liturgica del Santo Patrono Ludovico giunge, forse
non a caso, in fondo all’estate, tradizionalmente ricca di “appuntamenti francescani”, in occasione
dei quali, ogni volta si spendono abbondanti e dolci parole, utili, forse anche efficaci, a scaldare i
nostri cuori e farci sentire un po’ più famiglia. La memoria liturgica del nostro patrono, se è vero che in qualche modo i patroni debbano indicare uno stile, ci offre l’occasione per chiederci quali sono i passi concreti che stiamo compiendo, come fraternità e come francescani secolari.

È bello rileggere il testamento spirituale di Ludovico, in cui richiama il figlio all’Amore a Dio attraverso l’Amore ai sudditi, alla cura dei poveri, alla costruzione della pace e della giustizia. E allora è bene che ci chiediamo quale sia il senso di questo giorno di festa, oggi, nel 2024, al termine di un’estate scandita da celebrazioni francescane, anche emozionanti, ma al termine di un’estate in cui si sono state svariate occasioni per riflettere, dalle Olimpiadi al G7, dalle discussioni politiche italiane a quelle europee, per non dimenticare le guerre più o meno “accattivanti” che certo non sono nate questa estate, fino alle notizie di ogni giorno che ci pongono talvolta degli interessanti interrogativi sul modello di società che stiamo vivendo ed in qualche modo contribuendo a costruire.

CHI SIAMO davanti a queste opportunità? Quali sono i nostri pensieri, parole, atteggiamenti e gesti concreti davanti a queste situazioni ? In che modo si rende carne il mio SI nella costruzione di un “mondo più evangelico” e fraterno?
L’augurio per ciascun francescano secolare, in questo giorno di festa, è che possa rinnovare nuovo desiderio nella ricerca delle vie di giustizia, di pace, di cura e di impegno concreto. L’alternativa è farsi scaldare il cuore dalle parole di chi i frutti concreti li ha già portati prima di noi; ma di questo non ci sarà dato merito.

Davvero di cuore giunga questo augurio a ciascun francescano secolare, insieme all’abbraccio di tutto il nuovo il consiglio, che in questi giorni si incontra, per sognare i prossimi passi per l’OFS d’Italia.

Luca Piras
Ministro nazionale

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