L’Ordine Francescano Secolare (OFS) e la Gioventù Francescana d’Italia (Gifra), avendo appreso la notizia della salita al Cielo di Papa Francesco, esprimono sentimenti di commozione e gratitudine per il servizio che il Santo Padre ha svolto per la Chiesa e per il mondo intero, facendosi segno di coraggio di speranza.
La Famiglia francescana vive questo momento in un profondo atteggiamento di preghiera, ringraziando Dio per il dono di un Pontefice che, sin dalla sua elezione, scegliendo il nome di Francesco, ha manifestato un’attenzione speciale ai poveri, al Creato e alla messa in pratica del messaggio evangelico.
«Proprio come Francesco d’Assisi, Santo della concretezza, che non esitò a sporcarsi le mani per rispondere alla chiamata di Cristo crocifisso, anche il Santo Padre, in questi anni, non si è mai tirato indietro, ripartendo dalla centralità dei valori evangelici con scelte coraggiose» ha detto Luca Piras, presidente dell’OFS d’Italia. «Vorrei, per questo, esprimere a nome di tutta la nostra famiglia francescana laicale, un profondo senso di gratitudine per un tempo di Chiesa concreta e vicina a tutte le povertà, oltre che per il costante incoraggiamento a portare Gesù a tutti e su tutte le strade del mondo».
Nel corso del pontificato di Papa Bergoglio, più volte l’Ordine Francescano Secolare e la Gifra hanno avuto la possibilità di incontrarlo. Tra i momenti più significativi, l’udienza del 31 ottobre 2018, in occasione del 40° anniversario dell’approvazione della Regola OFS, e quella del 15 novembre 2021, con i partecipanti del Capitolo generale dell’Ordine Francescano Secolare. «Con questa vostra identità francescana e secolare – disse in quell’occasione il Papa – siete parte della Chiesa in uscita. Vostro luogo preferito è stare in mezzo alla gente». Un concetto ribadito anche durante l’incontro con i membri del coordinamento ecclesiale per l’VIII centenario, il 31 ottobre 2022: «Occorre mettersi alla scuola del Poverello, ritrovando nella sua vita evangelica la via per seguire le orme di Gesù. In concreto, questo significa ascoltare, camminare e annunciare fino alle periferie».
«Queste parole – afferma Eleonora Grecu, presidente della Gifra d’Italia – continueranno a essere d’ispirazione per tutti noi. Sin dall’inizio del pontificato di Francesco – conclude – ci siamo sentiti particolarmente vicini al Suo messaggio di fraternità e di rispetto per il Creato. Un’eredità preziosa, che da oggi ci impegniamo a custodire e portare avanti con umiltà e gioia, cercando di essere sempre più strumenti di pace e amore nel mondo».